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Scena e Aria Agnese
Giardino
(Da un lato un padiglione aperto)

Agnese, indi contadini e contadine.
Agnese Dove m'inoltro o stelle! a me vietato
È il comparir davanti il genitore...
Ma soffrir più non posso
L'incertezza crudel ch'opprime il core.
Qui almeno del suo stato
Pronte notizie avrò... Barbara sorte!
Io sono de' suoi mali
La funesta cagion; né m'è concesso
Di recargli conforto...Eterno dio!
Quando avrà fine mai l'affanno mio?

Da te solo, o ciel clemente,
Or pietà, conforto imploro;
In te spera la gemente
Alma oppressa dal dolor.
Di perdono indegna, oh dio!
S'è la colpa ond'io son rea,
Cessi pure il viver mio;
Ma si salvi il genitor.
Coro Agnese, Agnese! Ah! vieni.
Agnese Che avvenne? O ciel! parlate.
Coro Fra poco, il genitore
Al sen ti stringerà.
Agnese O fortunata speme!
Tu calmi il rio dolore;
Placato il genitore,
S'alfin mi stringe al seno,
Sarà compita appieno
La mia felicità.

Maggior favor, quest'anima
Dal ciel bramar non sa.
Coro Alle tue fiere smanie
Conforto il ciel darà.
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